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Francesco Patera sul ring il 16 aprile contro Samuel Molina per il titolo WBO Global

Sabato 16 aprile, presso la Hall Omnisport de La Préalle, a Herstal, Belgio, il peso leggero Francesco Patera tornerà sul ring, sei mesi dopo la sua ultima apparizione nella Milano Boxing Night di ottobre, quando sconfisse Devis Boschiero conquistando il titolo WBO Intercontinentale. Affronterà il caparbio spagnolo andaluso Samuel Molina (19-1-0), che viene da una striscia consecutiva di tre vittorie, tutte prima del limite. In palio ci sarà un’altra cintura della WBO, il titolo vacante Global.



Silenzioso, a tratti quieto e rilassato, quando attraversa le sedici corde Francesco Patera si trasforma, diventando un pugile capace tanto di applicare pressione e combattere alla corta distanza, quanto di boxare con tecnicismi di alta qualità. Il suo pensiero è fisso verso un grande obiettivo: battere Molina, per poter poi ambire ad una sfida mondiale.


Lo abbiamo intervistato in questa settimana conclusiva che precede il match, per approfondire la sua preparazione atletica e conoscere le sue prospettive sul futuro.


Come è andata la preparazione?

“Il camp è andato molto bene, sono in preparazione da gennaio perché avrei dovuto combattere a marzo inizialmente. Duro ma formativo. Ho fatto sparring con pugili di tutti i tipi, dai tecnici ai rapidi, passando per i classici pressure fighters”.


Il tuo avversario, Molina, ha un ottimo record e viene da tre vittorie per KO. Pensi che sarà un match duro?

“Non è un match di rientro con un collaudatore. Non so se il mio avversario attaccherà o andrà di movimento, ma io sono preparato bene per questa sfida. Mi aspetto un match duro, ma vedremo sul ring. So che ha potenza, ma ho combattuto contro avversari con un pugno più pesante del suo e me la sono cavata sempre bene. Sono pronto e sicuro di fare bene. Sono convinto che posso fargli male e vincere prima del limite!”


Non combatti dal match con Boschiero. Cosa ti ha insegnato quell’incontro, seppur sia stato molto breve?

“Mi ha insegnato a cercare sempre di tenere il controllo di quello che succede sul ring, senza abbandonarmi all’istinto. Ero preparato bene, sapevo che Boschiero mi avrebbe attaccato e ce l’avevo sotto controllo da subito, andando a segno con i counterpunch e la pressione.”



Patera contro Henchiri, Milano Boxing Night - aprile 2021


Come ti senti a combattere in Belgio, a Bruxelles, in quella che comunque è casa tua, il tuo posto, dove ti alleni e dove hai più tifosi?

“Eh, dopo tre anni e tante vittorie, è bello. Sono felice di tornare qui. Mi sento bene. Sarà una bella serata. Per loro voglio fare un grande show!”


La scelta di competere per il titolo Global della WBO è legata al voler scalare le classifiche della federazione?

“Sì, non mi nascondo, ambisco al titolo mondiale. Sono settimo nella WBO, e voglio continuare a scalare i ranking. Spero che tra quest’anno e il prossimo potrò ricevere l’opportunità”.


Dei pugili che ti precedono in classifica, chi ti piacerebbe sfidare?

“Non so nemmeno chi ci sia prima di me, non mi interessa perché affronterei chiunque per avere una grande possibilità. Mi piacerebbe fare un incontro anche in America. Vorrei fare un combattimento contro un pugile forte, per avere la giusta motivazione. So che la famiglia Cherchi sta lavorando per me, mi affido a loro. Sono contento, sono sicuro che mi regaleranno il match che voglio. Ho sempre accettato le sfide dure, per arrivare in alto devi combattere contro tutti e non devi avere paura di nessuno, anche perché mi alleno duramente”.

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