Il 10 ottobre, a Caen, in Francia, il campione d’Europa dei pesi medi Matteo Signani (41 anni, 29 vittorie, 10 prima del limite, 5 sconfitte e 3 pari) difenderà il titolo contro il francese Maxime Beaussire (28 anni, con un record di 29-2-1). Si tratta della prima difesa per Signani che ha vinto la cintura superando ai punti l’armeno Gevorg Khatchikian a Trento l’11 ottobre 2019 in una manifestazione organizzata da Opi Since 82-Matchroom Boxing-DAZN. Un’impresa che ha avuto un ampio risalto sui media italiani, anche perché la cintura dei pesi medi è stata vista da campioni che hanno fattto la storia del pugilato italiano come Tiberio Mitri e Nino Benvenuti. Commentando la sua impresa Matteo Signani disse: “Tutti i sacrifici di una vita vengono ripagati in quell’istante, è un sogno che si avvera”. Signani aveva già provato a conquistare l’alloro europeo il 3 dicembre 2016, a Colleferro, nel Lazio, contro il pugile della Opi Since 82 Emanuele Blandamura, ma quest’ultimo prevalse ai punti. Matteo avrebbe dovuto difendere il titolo nei primi mesi di quest’anno, ma la situazione causata dalla pandemia ha fermato lo sport professionistico. Lui comunque ha continuato ad allenarsi sapendo che il momento di tornare sul ring sarebbe arrivato.
Matteo, in questi mesi di inattività dello sport professionistico, come hai fatto a mantenere la forma?
“Allenandomi in casa, tutti i giorni. A casa mia ho il sacco e tutto quello che mi serve. Inoltre, anche quando non combatto seguo i consigli alimentari del Dott. Andrea Del Seppia e non peso mai più di quattro kg al di sopra del limite dei pesi medi. Nelle settimane precedenti il combattimento, perdere quattro kg è facile. Non arrivo mai disidratato alle operazioni di peso. Fanno parte del mio team anche l’allenatore Gianmaria Morelli, il suo secondo Daniel Scarpellini e il preparatore atletico Nicola Zignani. Sento spesso al telefono anche Bartolomeo Gordini, allenatore molto conosciuto in Emilia Romagna. Quando hanno riaperto le palestre, sono tornato alla Ringside Boxing di Rimini dove ho trovato i miei abituali compagni di allenamento e dove sono stato raggiunto da alcuni bravissimi pugili professionisti con cui ho fatto lo sparring come Valentino Manfredonia, Orlando Fiordigiglio, Nicholas Esposito, Ivan Zucco, Marcello Matano e Nicolò Amore.”
Hai visto le immagini dei combattimenti di Maxime Beaussire?
“Certo, è molto aggressivo: va sempre all’attacco tirando un gran numero di pugni. Alcuni pugili che mi hanno fatto da sparring hanno il suo stesso stile e quindi sono preparato per affrontarlo. Con il mio team abbiamo studiato la strategia giusta per batterlo, anche se combatto a casa sua.”
Da quando sei diventato campione d’Europa, la tua vita quotidiana è cambiata?
“La mia routine no: continuo a lavorare per la Guardia Costiera e ad allenarmi come ho sempre fatto. Approfitto per ringraziare la Guardia Costiera che ha sempre sostenuto la mia carriera pugilistica e che mi ha fatto sentire apprezzato. Abito in un piccolo centro, Savignano sul Rubicone e tutti mi conoscevano anche prima che diventassi campione d’Europa. Quel match è stato importante anxhe perché trasmesso in diretta da DAZN e alcuni giorni dopo sono stato intervistato dal TG1. Dopo essere apparso su due network così importanti, quando vado a Rimini molte più persone mi riconoscono e mi fermano per la strada per chiedermi un selfie.”
Hai ancora il sogno di combattere per il titolo mondiale?
“Certo! Sono consapevole di avere 41 anni e di dover prima difendere il titolo europeo, ma il sogno c’è sempre. Comunque, prima devo battere Maxime Beaussire. E’ meglio che mi concentri su questo obiettivo prima di parlare d’altro.”
L’evento mediatico dell’anno è sicuramente l’esibizione sulle otto riprese tra Mike Tyson e Roy Jones, il 28 novembre, in California. Qual è la tua opinione al riguardo?
“Che non sarà solo un’esibizione. Mike Tyson e Roy Jones possono aver firmato per fare un’esibizione, ma quando si è sul ring contro un avversario di grande valore si dà istintivamente il massimo. Dopo una o due riprese di studio, Mike Tyson e Roy Jones daranno vita ad un match vero.”
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